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Dispense


Stato Solido

Capitoli:

  1. Proprietà generali dei solidi
  2. La struttura periodica
  3. Il reticolo reciproco
  4. Diffrazione
  5. Gli elettroni nei cristalli
  6. Metalli?
  7. Semiconduttori?
  8. Dinamica reticolare?
  9. Proprietà termiche dei cristalli?
  10. Proprietà ottiche?
  11. Proprietà magnetiche?
  12. Superconduttività?

Appendici

  1. Matematica?
  2. Elettromagnetismo?
  3. Meccanica quantistica?

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PrimaZonaDiBrillouin

< Reticolo reciproco di sc, bcc, fcc | Indice | Diffrazione >


Anche il reticolo reciproco è contraddistinto da una cella primitiva, la cui scelta non è univoca. è però consuetudine riferirsi alla cella di Wigner-Seitz, che viene chiamata in questo contesto prima zona di Brillouin. L'ordinale distingue questa cella da celle primitive di tipo diverso (la seconda zona, la terza zona etc.), che incontreremo nello studio delle strutture elettroniche immerse nel reticolo periodico.

Leon Brillouin (1889-1969)]]

Leon Brillouin era giunto a individuare l'esistenza nello spazio reciproco della zona che da lui prende il nome, nel 1930, proprio considerando il moto degli elettroni nei cristalli; le superfici laterali di questa cella sono quelle dove, generalizzando a tre dimensioni i lavori di Peierls, egli trovò discontinuità nelle relazioni fra l'energia e momento dell'elettrone in un reticolo periodico.

Rudolf Peierls (1907-1995)]]

Ricordiamo la caratteristica della cella di Wigner-Seitz di contenere un nodo reticolare (l'origine, per la prima zona di Brillouin) al centro; i confini della cella - o bordo-zona - sono piani perpendicolari ad un vettore {$\mbox{\it\bf G}$} del reticolo reciproco tra i più corti, e la distanza di un particolare bordo dall'origine è pari a metà della lunghezza di questo vettore.


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