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Dispense


Stato Solido

Capitoli:

  1. Proprietà generali dei solidi
  2. La struttura periodica
  3. Il reticolo reciproco
  4. Diffrazione
  5. Gli elettroni nei cristalli
  6. Metalli?
  7. Semiconduttori?
  8. Dinamica reticolare?
  9. Proprietà termiche dei cristalli?
  10. Proprietà ottiche?
  11. Proprietà magnetiche?
  12. Superconduttività?

Appendici

  1. Matematica?
  2. Elettromagnetismo?
  3. Meccanica quantistica?

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LeggeDiBragg

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La condizione di interferenza costruttiva a grande distanza dal cristallo fu ricavata molto semplicemente nel 1913 da Bragg, supponendo che i piani cristallini riflettano specularmente la radiazione (anche se con un piccolo coefficiente di riflessione).

L'interferenza dipende solo dalla geometria dei cammini ottici mostrata in figura 17, dalla quale si ottiene:

{$ (14)\qquad\qquad 2d\sin \theta = n \lambda \quad(n\,\, \mbox{intero}),$}

imponendo che la differenza di cammino tra i raggi riflessi da due piani adiacenti, distanti {$d$}, sia multipla della lunghezza d'onda {$\lambda$}.

La riflessione speculare invocata da Bragg non implica un rimbalzo elastico su una superficie liscia: anche onde sferiche diffuse dagli atomi (si pensi al principio di Huygens, per semplicità) conducono alla relazione 14. Consideriamo infatti l'onda piana diffusa dall'atomo nell'origine: basta imporre che la differenza di cammino tra questa e l'onda diffusa da un qualsiasi altro atomo, in posizione {$\mbox{\it\bf R}=\sum_i n_i \mbox{\it\bf a}_i$} sia un multiplo di {$\lambda$}.

 

Fig. 17 Riflessione alla Bragg di radiazione di lunghezza d'onda {$\lambda$}, incidente ad un angolo {$\theta$} su piani reticolari di separazione {$d$}. In alto si mostra che la radiazione è diffusa ad un angolo {$2\theta$} rispetto alla direzione di incidenza.

(↓)

Note

Si sta supponendo - condizione di Fraunhofer - che la rivelazione sia effettuata a distanza {$\mbox{\it\bf r}$} grande rispetto alle dimensioni del cristallo (agli {$\mbox{\it\bf R}$}). Infatti si considera ogni punto {$\mbox{\it\bf R}$} come origine di un'onda sferica {$\frac {e^{ik|\mbox{\it\bf r}-\mbox{\it\bf R}|}} {|\mbox{\it\bf r}-\mbox{\it\bf R}|}$}, di ampiezza proporzionale all'interazione in quel punto (ad esempio alla densità elettronica {$n(\mbox{\it\bf R})$} per i raggi X). Occorre quindi poter trascurare {$\mbox{\it\bf R}$} nel denominatore dell'onda sferica.

Come si vede dalla figura 18, se si ricorda che {$|\mbox{\it\bf k}^\prime|=|\mbox{\it\bf k}|=k$}, ciò equivale a richiedere che:

{$ (15) \qquad\qquad \mbox{\it\bf R}\cdot\frac {\mbox{\it\bf k}^\prime} k = \mbox{\it\bf R} \cdot \frac {\mbox{\it\bf k}} k + n\lambda .$}

Moltiplicando ambo i membri per {$k=\frac {2\pi} \lambda$} si può riscrivere questa equazione come: {$e^{i \mbox{\it\bf R}\cdot(\mbox{\it\bf k}^\prime - \mbox{\it\bf k})} =1$}, che è la condizione di appartenenza di {$\mbox{\it\bf k}^\prime-\mbox{\it\bf k}$} al reticolo reciproco:

{$ (16) \qquad\qquad \mbox{\it\bf k}^\prime - \mbox{\it\bf k} = \mbox{\it\bf G} $}

In conclusione si ha una interferenza costruttiva ogni qual volta la differenza tra i due vettori d'onda (di ugual modulo {$\frac {2\pi}\lambda$}) è pari ad un vettore del reticolo reciproco. Si riconosce facilmente che le condizioni 16 e 14 sono equivalenti. Infatti in base all'equazione 12 ad ogni vettore {$\mbox{\it\bf G}$} corrisponde una famiglia di piani riflettenti di distanza interplanare {$d=\frac {2\pi}{|\mbox{\it\bf G}|}$}, e il triangolo isoscele di figura 19 mostra che la condizione di Laue 16 si può scrivere nei termini di {$\mbox{\it\bf G}$} come

{$ (17) \qquad\qquad k \sin \theta = \frac {|\mbox{\it\bf G}|} 2 = \frac {2\pi} {2d} ;$}

da questa relazione scende immediatamente l'equazione 14 ({$n=1$} equivale a considerare il vettore {$\mbox{\it\bf G}$} più corto tra quelli perpendicolari ai piani dati).

Fig. 18 I raggi 1 e 2 rappresentano l'onda diffusa rispettivamente dall'atomo nell'origine e da quello traslato di {$\mbox{\it\bf R}.$} La differenza di cammino è data dalla proiezione di {$\mbox{\it\bf R}$} lungo {$\mbox{\it\bf k}$}, {$\frac {\mbox{\it\bf R}\cdot\mbox{\it\bf R}} k$}, che allunga 2, meno l'analoga proiezione lungo {$\mbox{\it\bf k}^\prime$}, {$\frac {\mbox{\it\bf R}\cdot\mbox{\it\bf k}^\prime} k$}, che allunga 1.

 

Fig. 19 La condizione d'interferenza costruttiva della figura a fianco, espressa dalla equazione 16. Il vettore {$\mbox{\it\bf G}$} appartiene al reticolo reciproco, ossia ne unisce due nodi. Il bordo della prima zona di Brillouin, tratteggiato, biseca {$\mbox{\it\bf G}$}. A sinistra è mostrato il cristallo e le direzioni del fascio incidente e diffratto.


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