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LeggeDiBragg< Diffrazione | Indice | Diffrazione da polveri > William L. Bragg (1890-1971)]] La condizione di interferenza costruttiva a grande distanza dal cristallo fu ricavata molto semplicemente nel 1913 da Bragg, supponendo che i piani cristallini riflettano specularmente la radiazione (anche se con un piccolo coefficiente di riflessione).
Si sta supponendo - condizione di Fraunhofer - che la rivelazione sia effettuata a distanza {$\mbox{\it\bf r}$} grande rispetto alle dimensioni del cristallo (agli {$\mbox{\it\bf R}$}). Infatti si considera ogni punto {$\mbox{\it\bf R}$} come origine di un'onda sferica {$\frac {e^{ik|\mbox{\it\bf r}-\mbox{\it\bf R}|}} {|\mbox{\it\bf r}-\mbox{\it\bf R}|}$}, di ampiezza proporzionale all'interazione in quel punto (ad esempio alla densità elettronica {$n(\mbox{\it\bf R})$} per i raggi X). Occorre quindi poter trascurare {$\mbox{\it\bf R}$} nel denominatore dell'onda sferica. Come si vede dalla figura 18, se si ricorda che {$|\mbox{\it\bf k}^\prime|=|\mbox{\it\bf k}|=k$}, ciò equivale a richiedere che: {$ (15) \qquad\qquad \mbox{\it\bf R}\cdot\frac {\mbox{\it\bf k}^\prime} k = \mbox{\it\bf R} \cdot \frac {\mbox{\it\bf k}} k + n\lambda .$} Moltiplicando ambo i membri per {$k=\frac {2\pi} \lambda$} si può riscrivere questa equazione come: {$e^{i \mbox{\it\bf R}\cdot(\mbox{\it\bf k}^\prime - \mbox{\it\bf k})} =1$}, che è la condizione di appartenenza di {$\mbox{\it\bf k}^\prime-\mbox{\it\bf k}$} al reticolo reciproco: {$ (16) \qquad\qquad \mbox{\it\bf k}^\prime - \mbox{\it\bf k} = \mbox{\it\bf G} $} In conclusione si ha una interferenza costruttiva ogni qual volta la differenza tra i due vettori d'onda (di ugual modulo {$\frac {2\pi}\lambda$}) è pari ad un vettore del reticolo reciproco. Si riconosce facilmente che le condizioni 16 e 14 sono equivalenti. Infatti in base all'equazione 12 ad ogni vettore {$\mbox{\it\bf G}$} corrisponde una famiglia di piani riflettenti di distanza interplanare {$d=\frac {2\pi}{|\mbox{\it\bf G}|}$}, e il triangolo isoscele di figura 19 mostra che la condizione di Laue 16 si può scrivere nei termini di {$\mbox{\it\bf G}$} come {$ (17) \qquad\qquad k \sin \theta = \frac {|\mbox{\it\bf G}|} 2 = \frac {2\pi} {2d} ;$} da questa relazione scende immediatamente l'equazione 14 ({$n=1$} equivale a considerare il vettore {$\mbox{\it\bf G}$} più corto tra quelli perpendicolari ai piani dati).
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