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IlMoto< Introduzione alla meccanica | Indice | L'equazione oraria del moto > Un oggetto in movimento occupa posizioni differenti a istanti successivi.
L'analisi matematica e la geometria analitica possono essere utilizzate per descrivere il movimento. Sappiamo rappresentare un punto nello spazio mediante le sue coordinate in un sistema di riferimento (AppendiceB.) Un modo naturale di descrivere il movimento è quello di fornire la ricetta per calcolare le coordinate spaziali del punto ad ogni istante di tempo. Le coordinate spaziali, ad esempio {$(x, y, z)$}, saranno quindi funzioni del tempo {$t$}. Quali funzioni? Potremmo procedere per tentativi, sperimentando con alcune funzioni note, ad esempio con i polinomi: oppure ma anche con funzioni leggermente più complicate: {$ x(t) = d+a \cos(\omega t + \phi) $} oppure Clickando su ciascuna funzione si può vedere a che moto corrisponde (nessuno di questi dà luogo al moto circolare della figura precedente). Sono tutti possibili? Come si ottengono moti di questo tipo? Una prima parte del corso di meccanica si occupa di riconoscere alcuni differenti tipi di movimento e le loro relative funzioni {$(x(t), y(t), z(t))$}. Si tratta della cinematica. Una seconda parte descrive come realizzare le condizioni in cui questi moti hanno luogo: si chiama dinamica. < Introduzione alla meccanica | Indice | L'equazione oraria del moto > |