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RegressioneLineare< Teorema del limite centrale | Indice | Metodi di simulazione > Supponiamo di aver eseguito un esperimento in funzione di un parametro noto con grande precisione, ad esempio l'altezza di crescita h di un cristallo che viene estratto lentissimamente dal materiale fuso in un forno. Vogliamo controllare se tutto sta funzionando a dovere, ci aspettiamo che h(t) cresca linearmente nel tempo secondo la legge {$(1) \quad\quad h(t) = h_0 + k t $} I dati che ricaviamo sono una serie di n coppie di valori {ti,hi } soggetti ad incertezze sperimentali (solo su h, se quelle su t sono trascurabili). Di conseguenza i dati non giacciono sulla retta (1), devono discostarsi da essa con deviazione standard pari all'incertezza. Per semplicità supposiamo di avere un'unica deviazione standard eh per tutti i valori di h. Vediamo come trovare la miglio retta che passa attraverso i dati e cerchiamo di capire se la retta è un buon modello, o se c'è anche una deviazione sistematica dall'equazione (1). Per il momento limitiamoci a fornire una ricetta per calcolare h0 e k, ed un criterio numerico per valutare la bontà del modello lineare. Li giustificheremo più avanti. La ricetta consiste nel calcolare una serie di valori medi con i dati sperimentali, che indicheremo con le parentesi angolari. A esempio {$\left\langle t\right\rangle = \frac1 N \sum_{i=1}^N t_i, \quad\quad \left\langle th\right\rangle = \frac1{N}\sum_{i=1}^N t_ih_i, \cdots$}.
Nei casi dell'ultima fila p=0, ma per un perfetto ramo di parabola non simmetrico, che si discosta nettamente da un andamento rettilineo si otterrebbe p2 >0. La valutazione statistica non può prescindere dalla stima degli errori. Quando le incertezze sono così grandi che ci si accontenta di stabilire se il cristallo cresce oppure no, come per i cinque dati arancioni del terzo grafico, il coefficiente p può essere d'aiuto. Quando le incertezze sono abbastanza picole da consentire di distinguere deviazioni sistematiche dall'andamento lineare, come nel primo grafico dell'ultima fila, r (p) non sono più molto utili e ci sono metodi migliori. In octave i parametri h0 e k, supponendo di avere due vettori t ed h, si calcolano con
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