Cinematica

In questa parte ci occuperemo di formulare una descrizione matematica di alcuni tipi di moto semplici. Stiamo pensando per semplicità di descrivere il moto di un oggetto puntiforme, in modo da poter ignorare la riorientazione dell'oggetto nello spazio.

Descrivere il moto significa saperne tracciare la traiettoria e la sua percorrenza nel tempo, e quindi saper predire dove si troverà il corpo in movimento ad un dato istante di tempo. Questo compito è ovviamente molto più semplice se si considera un oggetto piccolo, puntiforme, (ad esempio, un piccolo sasso tondo lanciato per aria), che non se si pretende di prevedere anche la diversa orientazione nello spazio di un oggetto di forma qualunque (ad esempio, una scarpa che rotea mentre cade).

La descrizione del moto a prescindere dalle sue cause si chiama cinematica. In fisica le cause sono ricondotte alle forze che occorre imprimere ai corpi per determinare certe traiettorie. Nel descrivere il moto si può quindi separare il problema in due:

• descrivere la traiettoria a partire dalla conoscenza dell'accelerazione e delle condizioni iniziali (cinematica);
• ricavare l'accelerazione del moto a partire dalle sue cause, ossia dalle forze applicate (dinamica).

Come vedremo si sanno descrivere in modo semplice un piccolo numero di traiettorie che si ottengono spesso in condizioni naturali.