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Piano delle misure:
- Senza diffusore di rame.
- Posizionarsi a zero gradi.
- Osservare il segnale all'oscilloscopio e capire la relazione che c'č tra forma dei segnali anodici e spettro registrato col multicanale.
- Regolare il guadagno dell'amplificatore (eventualmente l'alimentazione del fototubo) in modo da avere registrare un buono spettro contenente sia il picco dei raggi X del Ba (nella sorgente {$\gamma$} Cs decade in Ba e questo emette un raggio x caratteristico, la riga K del 137Ba, di 32 keV) e del Pb (il fascio {$\gamma$} che incide sullo scehrmo di piombo eccita la riga K del 208Pb, da 75 keV), sia il picco fotoelettrico.Guadagno ed amplificazione non andranno pių toccati da qui in avanti.
- Registrare una serie di spettri a tempo di integrazione costante prefissato, in funzione dell'angolo, attorno a {$\theta=0$}, per misurare la larghezza angolare del fascio dal conteggio integrale.
- Trovare l'angolo zero e registrare uno spettro campione.
- Registrare un certo numero di spettri fuori dal fascio diretto, ad angoli compresi tra il massimo e il minimo geometricamente accessibili, con sufficiente tempo di integrazione, per misurare la forma spettrale del fondo.
- Con il diffusore di rame
- Misurare spettri fuori dal fascio diretto, per un sufficente numero di angoli compresi tra il massimo e il minimo geometricamente accessibili, per verificare la legge di Compton.
- Analisi
- Ottenere la calibrazione del multicanale in energia dalle posizioni dei picchi dello spettro ad angolo zero.
- Eseguire i fit degli spettri in funzione di {$\theta$} con una funzione che includa la spalla Compton, il picco fotoelettrico e il fondo (con la funzione che fornisce il best fit sugli spettri di solo fondo.
- Rappresentare la posizione dei picchi fotoelettrici in energia in funzione dell'angolo e farne un best fit secondo la legge di Compton.
La diffusione Compton obbedisce alla relazione:
{$$\lambda(\theta) - \lambda(0)= \frac h {m_ec} (1-\cos\theta) $$}
e, ricordando che per la radiazione elettromagnetica vale {$E=hc/\lambda$}, da questa si ottiene la relazione tra l'energia {$E(\theta)$} del fotone {$\gamma$} diffuso all'angolo {$\theta$} dopo l'urto elastico con l'elettrone e l'energia {$E(0)$} prima dell'urto, 662 keV nel caso del Cs:
{$$E(\theta) = \frac {E(0)} {1 + \frac {E(0)} {m_ec^2}(1-\cos\theta) }$$}
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